Atto Unico Trasformazione

Segnaliamo che anche quei cittadini che stipulano l’ATTO UNICO, cioè la trasformazione e l’affrancazione insieme, si ritrovano, nella sezione dell’atto che concerne l’affrancazione, l’art. 3 e, in particolare, questa dicitura: “Si obbliga ad inserire negli eventuali atti di trasferimento delle porzioni immobiliari che vengono qui affrancate, clausola espressa di riconoscimento ed accettazione di quanto previsto nel comma precedente del presente articolo e prende atto ed accetta che il mancato inserimento di detta clausola costituisce grave violazione che comporterà la risoluzione di diritto della presente convenzione”.

Non importa se questo fatto sia dovuto a semplice sciatteria o volontà specifica, il risultato è che i proprietari di alloggi trasformati e affrancati su pdz definitivamente chiusi, quindi TOTALMENTE LIBERI, molto più liberi di quanto la legge nazionale richiederebbe, all’atto della compravendita sono obbligati ad inserire nel rogito la seguente dicitura: “Il Signor XXX impegna se stesso e i suoi aventi causa, a versare a Roma Capitale, a semplice richiesta, l’eventuale conguaglio relativo al costo definitivo di acquisizione dell’area […]”.

Nella pratica, si tratta di una gravissima limitazione delle potenzialità di vendita di appartamenti che dovrebbero essere nella piena, totale e completa disponibilità del proprietario.
Un danno enorme.

Questo fatto rappresenta la peggior vergogna e la peggior bugia di questa amministrazione (dovevano rimuovere l’art 3 per i PdZ sbloccati, vero? ?).

Capisco che abbiano remore a lasciar andare queste case, ma non sono più credibili.

Nel 2010 il comune mi rilasciò, su precisa richiesta, un documento ufficiale che attesta che nel mio pdz non ci sono espropri in corso e il territorio è acquisito definitivamente al patrimonio di Roma Capitale: perché, allora, continuare a danneggiarmi?

PS: mi risulta che, a precisa domanda, al dipartimento non rilascino spiegazioni sulla presenza di questo assurdo e pazzesco articolo nell’atto unico.