Abbiamo provato la Procedura telematica per presentazione delle istanze di Trasformazioni e Affrancazioni (L. Paulucci)

Procedura telematica per presentazione istanze Trasformazioni e Affrancazioni che Roma Capitale sta sviluppando con una sua partecipata, stato dell’arte da me constatato alla data del 21/12/2022
Articolo di Laura Paulucci. Data: 21 dicembre 2022
Test Portale per presentazione pratiche Trasformazione ed Affrancazione
Su mia richiesta ho avuto un incontro al Pau con il gentilissimo sig. Fabio (ometto il cognome) che mi ha messo a disposizione una postazione lavoro per vedere cosa è e a che punto sta lo sviluppo della procedura web sulla quale sta lavorando la partecipata di Roma Capitale per cercare di alleggerire gli operatori comunali del lavoro di data entry per le pratiche di trasformazione ed affrancazione.
La pagina di apertura della procedura Web propone due bottoni:
  • AFFRANCAZIONI
  • TRASFORMAZIONI
Il bottone TRASFORMAZIONI non funziona, non c’è niente, non si apre.
Il bottone AFFRANCAZIONI porta ad una pagina la quale propone a sua volta due bottoni:
  • ORDINARIE
  • ASSEVERATE
Il bottone AFFRANCAZIONI ORDINARIE non funziona, non c’è niente, non si apre.
Il bottone delle ASSEVERATE si apre: al momento l’unica cosa che sembra si potrà fare telematicamente sarà la presentazione delle pratiche di affrancazione a pagamento.
Mi dicono ancora che in un primo periodo, forse un mese, la possibilità di usare la procedura telematica sarà data solo ad un numero limitato di professionisti; ho chiesto se questi professionisti saranno estratti a sorte fra chi faccia richiesta di poter rientrare nel ristretto numero di ammessi, ma non mi è stata data risposta.
La procedura è stata implementata sulla esperienza e sulle direttive per le asseverate che conosciamo già da tempo, dalla fine del 2020; tutto gira intorno al foglio di calcolo che il comune aveva messo a disposizione gratuitamente sulle sue pagine web in modo che chiunque già nei mesi scorsi poteva autonomamente calcolare il costo delle due procedure secondo le direttive diramate dal Pau.
Nelle pagine web bisogna inserire tutti i dati che già si mettono sulle istanze che si presentano oggi via Pec, né più né meno; anche gli oneri a scomputo vanno inseriti a cura di chi la domanda la presenta, nessun automatismo sugli oneri deducibili, il dipartimento non ha creato una banca dati che alimenti autonomamente la procedura web di questa fondamentale informazione.
Rilievi sulla procedura:
1) il foglio calcoli conta correttamente il campo “giorni trascorsi della convenzione” ma calcola male i “giorni della intera convenzione”;
2) continua a non aggiornare ISTAT il valore relativo all’eventuale “CONGUAGLIO”, il che comporta un aggravio di spesa al cittadino;
3) il foglio calcoli continua ad arrotondare alla sola seconda cifra decimale tutti i rapporti, sia quello relativo alla quota condominiale, sia quello relativo al “giorni residui/ giorni totali”, credo che tutti i rapporti dovrebbero essere portati almeno alla 4^ cifra decimale per non avere scostamenti a volte importanti;
4) c’è un problema rispetto al documento “capacità di contrarre con la PA” ma mi hanno detto che era stato già rilevato e che ci stanno lavorando;
5) prende inspiegabilmente dei dati anagrafici senza senso, visto che è uscita quella che era la mia partita iva, ma chiusa almeno 5 anni fa, e la mette sulla istanza, secondo me andrebbe corretto ed eliminato;
6) il foglio di calcolo inserito nella procedura telematica continua a non avere impostato alcun limite ai fini dell’art. 31 comma 48 della L. 448/98; tra l’altro non è possibile modificare niente dei calcoli automatici che il foglio elabora, per cui non so che senso abbia chiedere un’asseverazione, io credo che senza limite comma 48 i calcoli spesso non siano corretti e si chiede di asseverare un foglio calcoli che non si può modificare, non ho conoscenza di altre situazioni assimilabili.
Alla versione attuale hanno lavorato solo su come far presentare via web le affrancazioni asseverate, altro non c’è .
Suggerimenti:
a) il foglio calcoli dovrebbe essere reso utilizzabile liberamente da tutti, anche al di fuori della procedura web, in modo che ogni cittadino possa autonomamente procedere alla valutazione dei costi di trasformazione e/o affrancazione prima di decidere se presentare domanda oppure no, asseverata oppure no. Il foglio calcoli del comune era già gratuitamente a disposizione dell’utenza nei mesi scorsi, dovrebbe essere di nuovo messo a disposizione di tutti anche il nuovo foglio quando sarà aggiornato;
b) nella procedura web dovrebbero essere implementate maggiori funzionalità, come ad esempio quella di poter inoltrare le richieste di accesso agli atti o accesso civico;
c) non c’è nella procedura nessuna previsione rispetto alla possibilità di presentare domande per “blocchi” di appartamenti riconducibili allo stesso condominio, così che l’amministrazione possa procedere ad atti cumulativi, in modo da perseguire una maggiore produttività da parte della pubblica amministrazione;
d) l’accesso alla procedura per le istanze asseverate dovrebbe essere esteso a professionisti anche non iscritti al suet, in modo da ampliare la platea di chi può offrire il servizio così da contenere i costi che i cittadini dovranno sopportare per la presentazione pratica: maggiore è il numero dei professionisti disposti ad asseverare, minore sarà il costo per l’utenza;
e) si dovrebbe prevedere la possibilità di atti formati o rilasciati in formato digitale, ma non ho letto niente in merito;
f) dovrebbe essere aggiunta una funzionalità, la procedura dovrebbe avere una sezione dedicata alle istanze cartacee presentate nel passato, in modo che ogni cittadino possa immettere i dati relativi alla propria istanza presentata e mai lavorata dagli uffici negli anni scorsi, così da coadiuvare l’amministrazione che, tra l’altro, dovrebbe procedere rispettando l’ordine di presentazione delle istanze, a prescindere dalla modalità di presentazione.
Considerazioni personali: non so quanto sia stato il costo per lo sviluppo di questa procedura, certo è che al momento dentro c’è davvero poco e niente.
Laura Paolucci